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VI. Madrina di Cresima

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I legami dello spirito: i sacramenti - V. Padrino di Cresima Nelle case del Re. Prammatica di Corte
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VI. Madrina di cresima

Il legame spirituale, che è creato dalla cresima, fra madrina e figlioccia, è, quasi sempre, molto più affettuoso e duraturo del legame creato dall’aver tenuto al fonte un bimbo o una bimba: ciò dipende, in generale, perché la cresimanda ha già una certa età e può ricambiare, subito, di tenerezza e di devozione, la protezione amorosa della madrina. I doveri morali, dunque, di costei sono più larghi e più austeri. I doveri sociali consistono nell’accettar subito il compito di madrina, quando vi si è invitata e nel sapere, poi, se la cresimanda si è bene preparata, religiosamente parlando, a quel sacramento, che è molto importante. Nel giorno della cresima, la madrina va essa, con una bella carrozza, a prendere la figlioccia, per portarla alla chiesa: vanno con loro due, i genitori della cresimanda, se li ha, o i più prossimi parenti. Oltre la carrozza, la madrina porta anche il grosso cero, stretto, alla metà, da una fascia di faille bianco, con relativo nodo a grosso ciuffo: il cero deve essere tenuto dalla cresimanda e si lascia, dopo la funzione, alla chiesa. Durante il rito, la madrina deve tenere, continuamente, la mano sulla spalla della cresimanda, che è inginocchiata, ma nulla deve rispondere. Spesso, nel medesimo giorno, per renderlo più solenne, madrina e cresimanda fanno la comunione insieme, prima e dopo la cresima. Quando si ritorna a casa, la madrina [p. 88 modifica]offre alla cresimanda un dono ricordevole: o una catenella d’oro con una crocetta: o un braccialettino d’oro con una medaglia sospesa: o una bella broche: infine, un dono non troppo ricco, ma bello e durevole. Insieme a questo, le dà sempre un ricordo pio: o un bel libro da messa, o una bella immagine della Vergine: sempre con la data della cresima, scritta o incisa in qualche parte. A Parigi usano certe collanette, certi braccialetti adorni, intorno intorno, da medaglie religiose, molto belle: ma in Italia non ne ho mai visti. Quando la intimità è grande fra la madrina e la cresimanda, spesso, la madrina, le regala anche il completo vestito bianco della cresima, dalle scarpette al velo: ma ciò è più affettuoso che obbligatorio. Nel giorno della cresima, la madrina, per lo più, dà un pranzo, in casa sua, alla cresimanda e alla famiglia di lei: questo è un costume assolutamente meridionale. In chiesa e in casa vi sono pochi regali, in denaro, da fare ai chierici, sagrestani e servi; ma quei pochi spettano alla madrina. Ma nulla essa è tenuta a donare alla madre o ai parenti della figlioccia. Più tardi, secondo i rapporti, ella fa un dono al compleanno o all’onomastico della figlioccia e così ne riceve il ricambio.