Salmi (Diodati 1821)/capitolo 5
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SALMO 5.
Mali che sovrastano ai malvagi; benedizioni riservate ai giusti.
Salmo di Davide, dato al Capo de’ Musici, in su Nehilot
1 PORGI l’orecchio alle mie parole, o Signore; intendi la mia meditazione.
2 Re mio, e Dio mio, attendi alla voce del mio grido; perciocchè io t’indirizzo la mia orazione.
3 Signore, ascolta da mattina la mia voce; da mattina io ti spiego i miei desii, e sto aspettando.
4 Perciocchè tu non sei un Dio che prenda piacere nell’empietà; il malvagio non può dimorar teco.
5 Gl’insensati non possono comparir davanti agli occhi tuoi; tu odii tutti gli operatori d’iniquità1.
6 Tu farai perire tutti quelli che parlano con menzogna2; il Signore abbomina l’uomo di sangue e di frode.
7 Ma io, per la grandezza della tua benignità, entrerò nella tua Casa, e adorerò verso il Tempio della tua santità, nel tuo timore.
8 Signore, guidami per la tua giustizia, per cagion de’ miei insidiatori; addirizza davanti a me la tua via3.
9 Perciocchè nella bocca loro non v’è dirittura alcuna; l’interior loro non è altro che malizie; la lor gola è un sepolcro aperto4, lusingano colla lor lingua.
10 Condannali, o Dio; scadano da’ lor consigli; scacciali per la moltitudine de’ lor misfatti; perciocchè si son ribellati contro a te.
11 E rallegrinsi tutti quelli che si confidano in te, e cantino in eterno, e sii lor protettore; e festeggino in te Quelli che amano il tuo Nome.
12 Perciocchè tu, Signore, benedirai il giusto; tu l’intornierai di benevolenza, come d’uno scudo.
Note
- ↑ Abac. 1. 13.
- ↑ Apoc. 21. 8.
- ↑ Sal. 25. 4, 5; 27. 11.
- ↑ Rom. 3. 13.