Salmi (Diodati 1821)/capitolo 17

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SALMO 17.

Davide domanda di esser liberato dai suoi nemici, fidando nella propria innocenza e nella giustizia di Dio,

Orazione di Davide.

1 O SIGNORE, ascolta la giustizia, attendi al mio grido, porgi l’orecchio alla mia orazione, che io ti fo senza labbra di frode.

2 Proceda il mio giudicio dalla tua presenza; gli occhi tuoi veggano le diritture.

3 Tu hai provato il mio cuore, tu l’hai visitato di notte; tu mi hai messo al cimento, e non hai trovato nulla1; la mia bocca non trapassa il mio pensiero.

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Davide loda Iddio SALMO 18. per le sue liberazioni

4 Nelle opere degli uomini, per la parola delle tue labbra, io mi son guardato dalle vie de’ violenti.

5 Sostieni i miei passi ne’ tuoi sentieri, acciocchè i miei piedi non vacillino.

6 Io t’invoco, o Dio, perciocchè tu mi esaudisci; inchina a me il tuo orecchio, ascolta le mie parole.

7 Dimostra maravigliose le tue benignità, o tu, che, con la tua destra, salvi quelli che si confidano in te, da quelli che si levano contro a loro.

8 Guardami come la pupilla dell’occhio, nascondimi sotto l’ombra delle tue ale2,

9 D’innanzi agli empi che mi disertano; e d’innanzi a’ miei mortali nemici che mi circondano.

10 Son tutti massicci di grasso, parlano altieramente colla lor bocca.

11 Ora c’intorniano, seguitandoci alla traccia; mirano con gli occhi, per atterrarci;

12 Somigliano un leone che brama di lacerare; e un leoncello che dimora in nascondimenti.

13 Levati, o Signore, va’ loro incontro per affrontarli; abbattili; riscuoti l’anima mia dall’empio colla tua spada;

14 O Signore, riscuotila colla tua mano dagli uomini, dagli uomini del mondo, la cui parte è in questa vita3, e il cui ventre tu empi delle tue conserve; onde i lor figliuoli son saziati, e lasciano il lor rimanente a’ lor piccoli fanciulli.

15 Quant’è a me, per giustizia vedrò la tua faccia4; io sarò saziato della tua sembianza, quando io mi risveglierò.