Salmi (Diodati 1821)/capitolo 16

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SALMO 16.

Confidanza e felicità del credente. Certezza della vita eterna.

Mictam di Davide.

1 GUARDAMI, o Dio; perciocchè io mi confido in te1.

O anima mia tu hai detto al Signore: Tu sei il Signore; il mio bene non è nulla fuorchè te.

3 Tutta la mia affezione è inverso i santi che sono in terra, e inverso gli uomini onorati.

4 I tormenti di coloro che corrono dietro ad altri dii, saran moltiplicati; io non farò le loro offerte da spandere, che son di sangue; e non mi recherò nelle labbra i nomi loro2.

5 Il Signore è la porzione della mia parte3, e il mio calice; tu, Signore, mantieni quello che mi è scaduto in sorte.

6 La sorte mi è scaduta in luoghi dilettevoli; una bella eredità mi è pur toccata.

7 Io benedirò il Signore, il qual mi consiglia; eziandío le notti le mie reni mi ammaestrano.

8 Io ho sempre posto il Signore davanti agli occhi miei4; perciocchè egli è alla mia destra, io non sarò giammai smosso.

9 Perciò il mio cuore si rallegra, e la mia lingua festeggia; anzi pur la mia carne abiterà in sicurtà.

10 Perciocchè tu non lascerai l’anima mia nel sepolcro5, e non permetterai che il tuo Santo senta la corruzione della fossa.

11 Tu mi mostrerai il sentier della vita6; sazietà d’ogni gioia è col tuo volto7; ogni diletto è nella tua destra in sempiterno.