Saggio meteorologico/Parte prima/07

Parte prima - VII. Dei Punti più efficaci della Luna sopra le Maree

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Parte prima - VII. Dei Punti più efficaci della Luna sopra le Maree
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ARTICOLO VII.

Dei Punti più efficaci della Luna sopra le Maree.

S
In qui vediamo, che la Luna in quattro Aspetti col Sole si rende efficace ad alterare i moti del mare, (che sono le due Sizigie, e le due Quadrature). Ma vi sono altri punti osservabili nel corso lunare, non meno efficaci de’ precedenti; e prima i passaggi della Luna per il Perigeo, e per l’Apogeo.

Parlando del Sole si è spiegato, come la Luna descrivendo una spezie di ovale intorno la Terra, che è nel Foco, non nel centro, di questa curva, in ogni mese deve esser una volta sommamente vicina alla terra, in Perigeo, un altra lontanissima, in Apogeo. La distanza media della Luna è di 60. semidiametri terrestri in circa, e risulta di 205720 miglia; la sua eccentricità è di 13212 miglia; doppiata la quale si ha la differenza tra la distanza Apogea, e Perigea, di 26423 miglia: e di tanto, di 14 in 14 giorni, la Luna si avvicina, o si allontana dalla Terra, il che si sco[p. 36 modifica]pre anche dalla mutazione visibile di grandezza nella Luna, che se nell’Apogeo era di 7. parti, nel Perigeo si trova di 8.

Dunque la forza attìva crescendo in ragion reciproca dai Quadrati delle distanze; la forza, con cui la Luna commove l’Oceano e l’Atmosfera, deve esser molto più intensa intorno il Perigeo che all’Apogeo. Di fatto questa differenza sì manifesta nelle Maree; poichè quel Flusso che nell’Apogeo era per esempio di 4 piedi, nel Perigeo, poste l’altre cose pari, diventa di 6 piedi; e ciò in qualunque aspetto della Luna col Sole. Veggasi qui dopo l’Articolo del Barometro.

E qui conviene osservare, che questi due punti opposti dell’Apogeo e del Perigeo non corrispondono sempre a’ punti fissi del Zodiaco; ma che si vanno movendo lungo di esso secondo l’ordine de’ Segni, avanzando più di 40 gradi ciascun anno, sicchè vengono a compire una intera rivoluzione in meno di 9 anni. In oltre conviene richiamare quello che si è detto sopra, che la Luna, come 1l Sole, intorno il Perigeo, si muove più velocemente, che intorno l’Apogeo.

Da questi due dati s’intendono due cose, posto anche ciò che or ora si spiegherà meglio, che le Sizigie, e le Quadrature non cadono sempre ne’ medesimi punti dell’orbita lunare: la prima, che i Quarti di Luna per lo più sono disuguali, mentre se uno è di giorni 8, l’altro può esser di 6 solamente. Perchè il Quarto essendo il moto della Luna per 90 gradi, brevissimo deve esser quello, che cade intorno il Perigeo, perchè ivi la Luna velocissima presto passa i 90 gradi: all’opposto il Quarto, che cade intorno l’Apogeo, sarà più lungo, perchè ivi ta Luna va adagio.

La seconda cosa è, che il Perigeo, e l’Apogeo della Luna non possono rispondere sempre alle stesse Fasi; ma debbono continuamente cambiar sito anticipando; il che s’intenderà considerando i varj rapporti del Corso lunare.

La Luna partita di moto proprio da un punto del Zodiaco, in cui fosse per esempio in congiunzione col Sole, ritorna, fatto un cerchio, al medesimo punto nello spazio di 27 giorni, 7 ore, 43 minuti, 5 secondi; e questo si chiama Mese Periodico della Luna. Intanto il Sole s’è avanzato anche esso nel Zodiaco intorno 27 gradi; perciò bisogna, che la Luna impieghi ancora due giorni e più per raggiunger il Sole: ed ecco perchè il Novilunio, come ogni altra Fase, cambia luogo avanzando nel Zodiaco. Chiamasi questo Mese Sinodico, o Lunazione: l’intervalto tra un Novilunio e l’altro non sono mai eguali, ma il medio, ragguagliato, è di 29 giorni, 12 ore, 44 minuti.

Ciò basterebbe per far cambiare il sito delle Fasi coll’Apogeo, ed il Perigeo. Ma in oltre il Perigeo stesso si muove avanzando in circa 3 gradi in un mese Lunare; e la Luna in fine ritorna al Perigeo dopo 27 giorni, 14 ore, 18 minuti, che si chiama il Mese Anomalistico. Se dunque il Novilunio e. g. sia caduto nel punto del Perigeo, dopo 27 giorni, 13 ore, sarà bensì ritornata la Luna al Perigeo, ma vi mancheranno due giorni, o poco meno, per arrivare al Novilunio. Dunque dopo un mese il Perigeo precede il Novilunio 2 giorni; dopo 2 mesi, 4 giorni; dopo 3 [p. 37 modifica]mesi, 6 giorni; dopo 4 mesi, 8 giorni; dopo 5 mesi, 10 giorni; dopo 6 mesi, 12 giorni; dopo 7 mesi, 14 giorni: già dunque il Perigeo anticipando coinciderà col Plenilunio; e dopo 7 mesi ritornerà a trovare il Novilunio.

Quindi si vede, che appena una volta all’anno coincide il Perigeo col giorno del Novilunio; e se vogliamo prender la cosa con qualche Latitudine di 2, o 3 giorni, tre, o 4 volte al più. Lo stesso è dell’Apogeo, e dell’altre Fasi della Luna: cose tutte rimarcabili, poichè questa alternazione degli Apsidi colle Sizigie induce un’insigne vicissitudine di 7 in 7 mesi nelle Maree, di cui dirò or ora: e parimenti nelle perturbazioni dell’aria. In oltre il periodo di 9 anni, in cui si compie il giro del Perigeo (anni 8, giorni 311, ore 8.) restituisce un certo circolo di stagioni, di pioggie, di venti ec., del che le osservazioni ci porgono fortissimi indizj, come vedremo nella seconda Parte. Plinio nel Libro 2. cap. 97. delle Maree, e nel Libro 18. cap. 25. delle Stagioni aveva detto sulle sole osservazioni degli Antichi, che le une e le altre ritornano ottonis annis, o sia alla centesima Luna, centefima revolvente se Luna. Non sapevano gli Antichi la teoria; dovevasi dire piuttosto in 9 anni, o sia nella Luna centesima nona; ma si vede, che le osservazioni accennavano il vero.

Esaminiamo ancora altri punti di Luna, i quali per Teoria, e per osservazione alterano le Maree, e in conseguenza debbono influire su i movimenti dell’Aria. Sono questi i varj siti della Luna in tempi diversi, tanto riguardo alla diversa sua declinazione in Cielo, che rapporto alla Latitudine Geografica de’ luoghi terrestri.

Quanto alla Declinazione, è dimostrato, e per se manifesto, che la Luna, ed il Sole massimamente spiegano la loro forza sopra tutta la mole della Terra, quando sono nell’Equatore, perchè allora la loro forza agisce per la linea perpendicolare all’asse, direttamente contro la tendenza della gravità cospirando colla maggior forza centrifuga del moto rotatorio, mentre gli Astri declinando agiscono obliquamente sopra la medesima direzione della gravità, la quale perciò resta meno scemata. Quindi le Maree più alte di tutto l’anno debbono accadere, poste l’altre cose pari, quando i due Luminari si trovano insieme. nell’Equatore, vale a dite nei Novilunj e Plenilunj Equinoziali, o vicini; massimamente se coincidesse il Perigeo della Luna.

Perchè poi la Luna prevale di forza al Sole, anche quando separatamente essa si trova nell’Equatore, il che accade almeno due volte ogni mese lunare, deve far sentire più validamente la sua forza sopra l’Oceano, e sopra l’aria. Questi due passaggi della Luna per l’Equatore, delli quali in effetto le Maree si risentono, si possono chiamare gli Equinozj della Luna, uno l’Equinozio Ascendente, quando passa nell’Emisfero Settentrionale; l’altro Equinocio Discendente, quando passa nell’Australe. Già da gran tempo aveva avvertito il Verulamio (de Augment. L. 3.) doversi considerare nell’Astrologia sana questi quattro punti Cardinali del corso de’ Pianeti, cioè le Estati, gl’Inverni, e i due Equinozj1 [p. 38 modifica]

Parimenti dunque, oltre gli Equinozj Lunari, converrà aver in considerazione di mese in mese la sua Estate, il suo Inverno, o i Lunistizj, come il Sig. de la Lande li chiama, riconoscendo questo grande Astronomo l’efficacia di questi punti non meno, che degli altri esposti, per alterare le acque, e l’aria. In fatti quanto alle Maree, di cui ora si tratta, quando la Luna scorre i segni Settentrionali, più alti si osservano i Flussi nei mari del nostro Emisfero, che dell’Australe, perchè agisce più direttamente qui, colà più obliquamente, e viceversa. Dal che apparisce ancora, quale debba esser la diversa impressione, e condizione de’ luoghi della Terra, secondo la loro varia Latitudine Geografica.

Conviene spiegare un fenomeno molto rimarcabile: i due Flussi giornalieri rare volte sono eguali di durata e di grandezza tra loro: poichè uno potrà durare p. e. 16 in 18 ore, l’altro appena 7; e tra le altezze dell’acqua si trova un piede, un piede e un quarto, di differenza. Ma questo in oltre v’è di curioso, che questi due Flussi diversi, a capo di 6 in 7 mesi, cambiano sito, p. e. se il Flusso grande accadeva la mattina, o a mezzodì, dopo 6 in 7 mesi accade la sera, o a mezza notte; il piccolo e breve occupa il luogo del grande e lungo.

Questi fenomeni si spiegano facilmente. Quando ambi i Luminari sono nell’Equatore, dimorano egual tempo, cioè 12 ore sopra l’orizzonte, e 12 sotto: perciò i due Flussi saranno eguali. Nei Paesi nostri settentrionali, quando il Sole e la Luna insieme declinano a Tramontana, come nell’Estate, e perciò dimorano più lungo tempo sopra l’Orizzonte, che sotto, maggiori e più lunghi saranno i Flussi diurni, che i notturni. Cambiando i due Astri la spezie di declinazione nell’Inverno, fi cambierà la vicenda delle Maree per gli Emisferi.

Dubito, se io debba far parola dei Nodi della Luna. Ritorna la Luna al Nodo, che ha un moto retrogrado, in giorni 27 h. 5 m. 5 circa, che fi chiama Mese Draconico; niuna virtù per se in questi Punti acquista la Luna: non ostante non sono da trascurare, perchè il sito de’ Nodi nell’Ecclittica, per l’istesso principio, con cui governa il periodo della Nutazione dell’Asse Terrestre e conseguente oscillazione dell’Equatore, diversifica la quantità della Declinazione della Luna, la quale di 9 in 9 anni varie da 18 gradi a : cosa certo non indifferente per l’impressioni maggiori, o minori, sopra le Maree. Non potrebbe forse quesito periodo, che il Nodo con moto retrogrado compie tra li 18 e 19 anni, combinato specialmente col moto dell’Apogeo, che intanto fa due rivoluzioni, ricondurre un certo circolo di stagioni, e costituzioni di annate nelle meteore, nei venti, nelle pioggie ec.? Vedremo che questa congettura non è del tutto vana. Veggasi il mio Discorso sopra i Cicli delle stagioni nel Giornale 1796.

Note

  1. Lo riconobbe prima Cicerone (II. De Nat. Deor.) In Luna quoque cursu est et bruma quadam, et Solstitii similitudo.