Saggio intorno ai sinonimi della lingua italiana/Dimora - Soggiorno
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DIMORA - SOGGIORNO.
L’idea della durata è la concomitante dei due vocaboli, ma in soggiorno è stretta entro certi limiti, in dimora è indefinita: soggiorno ebbe origine dal soffermarsi per un giorno in alcun luogo, e quel lepidissimo ingegno del Berni nel creare un nuovo vocabolo da contrappore a soggiornare lo trasse da notte:
» Non so dir se sonnotta, o se soggiorna.»
Dimorare è aver stanza ferma in un luogo, e soggiornare è averla per a tempo. La terra è soggiorno al cristiano, la sua dimora è il cielo; l’infelice proscritto in terra straniera fa soggiorno più o meno doloroso in questo o quel luogo, ma sospira pur sempre la sua antica dimora; i soldati in guerra viva soggiornano ne’ luoghi di posata posti lungo le vie militari, ma dimorano ne’ quartieri, nelle guarnigioni.
Dimora e soggiorno sono talvolta posti per indugio, dice la Crusca; ma conviene aggiungere che in questo traslato dimora denota astrattamente tardanza di tempo, e d’azione, e soggiorno tardanza d’azione, anzi non ha forza se non parlando di gente che sì soffermi camminando. Abbiamo in Dante:
» Come s accorse d’alcuna dimora
» Ch’i’ faceva dinnanzi alla risposta,
» Cadde supino, e più non parve fuora.»
Ognun sente che soggiorno non potpebbe qui reggere in luogo di dimora: ma soggiorno è proprio nel passo seguente di G. Villani:
» Senza soggiorno andarono popoli e cavalieri di Firenze in Mugello» cioè senza soffermarsi per via.