Sacri superbi avventurosi e cari
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Benedetto Varchi
III1
Sacri superbi avventurosi e cari
Marmi, che il più bel Tosco in voi chiudete,
E le sacre ossa e ’l cener santo avete,
Chi non fu dopo lor, ch’io sappia, pari:
5Poichè m’è tolto preziosi e chiari
Arabi odor, di che voi degni siete
Quanto altri mai, con man pietose e liete
Versarvi intorno, e cingervi d’altari:
Deh non schivate almen, ch’umile e pio
10A voi quanto più so, divoto inchini
Il cuor, che come può, v’onora e cole.
Così spargendo al Ciel gigli e viole,
Pregò Damone, e i bei colli vicini
Suonar; povero è ’l don, ricco il desìo.
Note
- ↑ Al Sepolcro di Francesco Petrarca.