Sì giovin bella e sottil furatrice

Sennuccio del Bene

XIV secolo Indice:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu Letteratura Sì giovin bella e sottil furatrice Intestazione 31 agosto 2021 100% Da definire

Questo testo fa parte della raccolta Rime scelte di poeti del secolo XIV/Sennuccio del Bene


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     Sì giovin bella e sottil furatrice,
Come tu, non fu mai,
Pensando come e che furato m’hai.
     Del mezzo del mio cor secreto e chiuso
5Ogni potenzia hai tolta,
Con un sol d’occhi aprendo ogni serraglia:
Poi vi hai lasciato tanto amor rinchiuso,
Che sempre a te mi volta:
Ora ti fuggi, e non par che te ’n caglia.
10Così di pianto una crudel battaglia
Dentro schierata v’hai,
Che durerà quantunque tu vorrai.
     Io te pur seguo quanto più mi fuggi;
Nè trovo ove io mi volga
15A tôr soccorso col quale io t’aggiunga,
Se non al pianto con che tu mi struggi;
Che tanto se n’accolga
Che faccia una pietà che ’l cor ti punga:
Se questo fia per via corta o lunga,
20Tu sola se’ che il sai:
Chè fia di me ciò che tu disporrai.
     Mia vita e morte sta nel tuo disporre;
Et io parato aspetto
A ciò che tu farai tenerlo caro:
25Ma ben conosco che non mi puoi tôrre
L’amor puro e perfetto,
Che il sol degli occhi in mezzo il cor lasciaro

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Sia, dopo questo, dolce o vogli amaro;
Chè, ciò che disporrai,
30Pur lo dolce disio non mi torrai,
     Col quale io spero divenir felice:
Chè tu pur ti avvedrai,
Quando che sia, del torto che mi fai.


(Dalla raccolta di Rime antiche di diversi toscani, che il Corbinelli fe seguitare alla Bella Mano di Giusto de’ Conti; Parigi, Patisson, 1595.)