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SENNUCCIO DEL BENE
I
Sì giovin bella e sottil furatrice,
Come tu, non fu mai,
Pensando come e che furato m’hai.
Del mezzo del mio cor secreto e chiuso
5Ogni potenzia hai tolta,
Con un sol d’occhi aprendo ogni serraglia:
Poi vi hai lasciato tanto amor rinchiuso,
Che sempre a te mi volta:
Ora ti fuggi, e non par che te ’n caglia.
10Così di pianto una crudel battaglia
Dentro schierata v’hai,
Che durerà quantunque tu vorrai.
Io te pur seguo quanto più mi fuggi;
Nè trovo ove io mi volga
15A tôr soccorso col quale io t’aggiunga,
Se non al pianto con che tu mi struggi;
Che tanto se n’accolga
Che faccia una pietà che ’l cor ti punga:
Se questo fia per via corta o lunga,
20Tu sola se’ che il sai:
Chè fia di me ciò che tu disporrai.
Mia vita e morte sta nel tuo disporre;
Et io parato aspetto
A ciò che tu farai tenerlo caro:
25Ma ben conosco che non mi puoi tôrre
L’amor puro e perfetto,
Che il sol degli occhi in mezzo il cor lasciaro
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