S'io veggio in Lucca bella mio ritorno

Pietro dei Faitinelli

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti S’io veggio in Lucca bella mio ritorno Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Onde mi dèe venir giuochi e sollazzi Io non vo' dir ch'io non viva turbato
Questo testo fa parte della raccolta XVIII. Ser Pietro de’ Faitinelli
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XV

S’intenerisce pensando al giorno, in cui rivedrá la patria.

S’io veggio in Lucca bella mio ritorno,
che fi’ quando la pera fie ben mézza,
in nullo cuore uman tanl’allegrezza
4giá mai non fu, quant’io avrò quel giorno.
Le mura andrò leccando d’ogn’intorno
e gli uomini, piangendo d’allegrezza;
odio, rancore, guerra ed ogni empiezza
8porrò giú contra quei, che mi cacciorno.
E qui me’ voglio ’l bretto castagniccio,
’nanzi ch’altrove pan di gran calvello;
11’nanzi ch’altrove piume, qui il graticcio.
Ch’i’ ho provato si amaro morsello,
e provo e proverò, stando esiticcio,
14che ’l bianco e ’l ghibellin vo’ per fratello.