Rivolto al Mar, che del suo molle vetro
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Filippo Leers
XVII
Rivolto al Mar, che del suo molle vetro
Fa specchio ad Etna, e ’l piè le inalga e ingionca,
Il gran Re dei Ciclopi, a cui la tronca
Arbor già d’alta nave è verga e scettro;
5Dopo un sospir, che fe’ restare indietro
Il rauco suon della cerulea conca,
In sull’uscir della natìa spelonca,
Così tonò con formidabil metro:
Se non fia, ch’oggi al pianto mio risponda
10L’ingrata Galatea, per doglia insano
Seguiterolla, ancor che in Mar s’asconda.
Disse, e la voce rimbombò lontano,
Mormorar l’aure, intorbidossi l’onda,
E fuggir le Nereidi all’Oceàno.