Rivista di Scienza - Vol. I/Biologica
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Nel 1° fascicolo del nuovo periodico, il cui programma è «lo studio dei grandi problemi della biologia» il prof. Angelo Ceconi, direttore dell’istituto di patologia medica dimostrativa di Torino, si occupa del problema della vita nelle moderne teorie fisico-chimiche.
Una fonte nuova d’interpretazioni fisiche dei fenomeni vitali è venuta in questi ultimi anni dalla fisico-chimica, ma la dimostrazione di una attività puramente fisica della materia viva è ancora ben lontana dall’essere raggiunta. Tutte le interpretazioni fisiche fin qui date dei processi fisiologici non reggono a una disamina più approfondita.
L’A. passa appunto in rassegna i più importanti fenomeni che si è tentato far rientrare nel campo dei fenomeni fisici o fisico-chimici: la partenogesi artificiale, l’assorbimento intestinale, la secrezione renale ecc. e in tutti questi processi mette in rilievo dei fatti che non hanno riscontro nella fisica e che «malamente armonizzano coi dati dell’esperimento fisico» e che spesso stanno anzi in opposizione con questi. In tutte le spiegazioni fisico-chimiche vi è sempre un fondo di vero: delle analogie parziali che solo per una illusione e per effetto delle nostre concezioni preconcette sono fatte diventare analogie totali. I fenomeni della vita tradiscono delle energie particolari, ignote, che nelle loro manifestazioni appariscono ora indipendenti, ora cooperatrici delle fisiche così da conferire ai fenomeni stessi un aspetto che nelle leggi fisiche non ha riscontro. Anche nei casi più favorevoli all’interpretazione fisica, i fenomeni vitali si mostrano ribelli alle leggi che si verificano comunemente fuori della vita.
Fra gli articoli di questo fascicolo noteremo quello del professor D. Rosa sulla riduzione progressiva della variabilità (risposta al prof. Plate) e lo studio del prof. Herlitzka sull’ontogenesi dei fermenti, che importa segnalare come uno dei primi accenni alla creazione di una fisico-chimica embriologica.