Rime varie (Alfieri, 1912)/CXXX. Per Achille
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Vittorio Alfieri - Rime varie (1776-1799)
CXXX. Per Achille
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CXXX [clxxvii].1
Per Achille.
Donna, deh, mira il nostro buono Achille,
Con qual gravità nobile ei si asside,2
Quasi persona; e in un con noi divide
4 Di questo ardente fuoco le faville.
Quanto è mai bello! e’ non si trova in mille;3
E veramente il core ci conquide,
Quando par sua testona a noi confide,4
8 Chiudendo in sonno sue gravi pupille.
Che ben moscata e ben pezzata pelle!5
Che largo petto! che instancabil nervo
11 Han queste zampe in caccia, grosse e snelle!
Diamgli un vezzo d’argento; ond’ei protervo6
Vada; e sopravi scritto in note belle:
14 A un voler solo in due signori io servo.
Note
- ↑ Nel ms.: «11 novembre, in letto; gran neve».
- ↑ 2. Si asside, si posa.
- ↑ 5. E’ non si trova in mille, su mille cani nessuno è tanto bello e bravo quanto questo.
- ↑ 7. Quando pare che confidi a noi la sua testona: quanti simili efficaci accrescitivi anche nell’Autobiografia! Selvona, crostona, fiumone....
- ↑ 9. Moscato, dicesi il mantello del cavallo o il pelame del cane quando è cosparso di punti neri, pezzato, quando è tutto a toppe: Achille, si vede, riuniva le due qualità.
- ↑ 12. Un vezzo, un collare. Protervo, altero.