Rime varie (Alfieri, 1903)/LXXVII. Che mai sarà quel solo mio conforto

LXXVII. Che mai sarà? quel solo mio conforto

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LXXVII. Che mai sarà? quel solo mio conforto
LXXVI. Là dove solo un monticel si estolle LXXVIII. Un muover d'occhi tenero e protervo

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LXXVII.

Che mai sarà? quel solo mio conforto
Di tue angeliche note in breve foglio,
Ch’io sempre aspetto, e ognor ricever soglio
Oggi non giunge! e il dì secondo è sorto.

A che più tardo omai? che più sopporto
L’orrida vita in sì mortal cordoglio?...
Tre soli giorni ancor sospender voglio;
E poi saprai che il tuo tacer mi ha morto.

Che mai sarà? forse al dolor vorace
Che stempra il viver nostro a lento foco,
Egro il tuo fianco in letto rio soggiace?

Oh, quanti dubbi! oh quai terrori han loco
Nel cor, donde già in bando era ogni pace!
Se son veri, or mi avanza a temer poco.