Rime varie (Alfieri, 1903)/CCLXIV. Donna o tu che all'età vegnenti appresti

CCLXIV (1796). Donna, o tu che all'età vegnenti appresti

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CCLXIV (1796). Donna, o tu che all'età vegnenti appresti
CCLXIII. Non compie un lustro ancor da ch'io pur dava CCLXV. Alla signora Teresa Mocenni

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CCLXIV (1796).

Donna, o tu che all’età vegnenti appresti
In questa tela un monumento industre,
Che in un l’arte tua bella e il quadrilustre
Affetto tuo ver me costante attesti;

Deh, come vera riprodur sapesti
Questa mortale mia spoglia palustre!
Deh, qual più salda, e più che l’altra illustre,
Vita seconda a’ miei sembianti or desti!

Forse in quest’opra tua mirando un giorno
Qualche alta coppia di amator beati,
Staran pensosi al bel lavoro intorno:

Poscia esclamar si udranno: «Oh fortunati;
«Duran lor fiamme ancor, degli anni a scorno!» —
E gli occhi avran di lagrime bagnati.