Invano ella rimpiangerà poi di non averlo riamato

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Baldassarre Stampa - Rime (XVI secolo)
Invano ella rimpiangerà poi di non averlo riamato
V VII

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VI

Invano ella rimpiangerá poi di non averlo riamato.

     Se v’accorgeste del fuggir de l’ore,
e come il tempo con l’usato artiglio
crespar le guance e ’l candido e vermiglio
suol tramutar in pallido colore,
     e ’l vago agli occhi, al viso tôr l’onore,
usareste altro modo, altro consiglio,
madonna, e con sereno e lieto ciglio
omai trareste me di doglia fore.
     Deh, non v’insuperbite a l’esser bella.
Cadeno i gigli; e voi direte alfine,
dannando il giovenile orgoglio altero:
     — Lassa, quanto mutata io son da quella!
O saggio amante! ahi bel perduto crine!
Invan fui bella, e invan muto pensiero.