Rime d'amore (Torquato Tasso)/71
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71.
Dice d’aver veduto altre volte la sua donna assai pietosa, ma ora per occulta cagione se gli mostra cosí crudele che egli n’aspetta la morte.
Io vidi un tempo di pietoso affetto
La mia nemica ne’ sembianti ornarsi
E l’alte fiamme, in cui di súbito arsi,
4Nudrir con le speranze e col diletto.
Ora non so perché la fronte e ’l petto
Usa di sdegno e di fierezza armarsi,
E con guardi vèr me turbati e scarsi
8Guerra m’indíce; ond’io sol morte aspetto.
Ah, non si fidi alcun perché sereno
Volto l’inviti e piano il calle mostri,
11Amor, nel regno tuo spiegar le vele!
Cosí l’infido mar placido il seno
Scopre a’ nocchieri incauti, e poi crudele
14Gli affonda e perde infra gli scogli e i mostri.