461. Donna, poiché mi niega invida sorte

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461. Donna, poiché mi niega invida sorte
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461.


8.


Donna, poiché mi niega invida sorte
     Segnar per l’orme vostre i dubbi passi,
     E varcar fiumi e mari, orridi sassi,
     4Oltre l’Eufrate e le Caucasee porte,
Il mio pensier fia che mi guidi e porte
     Con grandi ali, a cui sono oscuri e bassi,
     Pindo, Ato, Calpe, e tu, che gli altri passi,
     8O sostegno del ciel possente e forte.
Il mio pensier sovra l’eterne sfere
     M’innalzerà, là dove il sol risplende
     11E fa del lume suo le stelle ardenti:
Ma scorger non potrà quanto egli ascende
     Cosa piú bella di due luci altere
     14C’han mille raggi piú del sol lucenti.