228. Cara nemica mia, l’ira e l’orgoglio

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228. Cara nemica mia, l’ira e l’orgoglio
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228.


Cara nemica mia, l’ira e l’orgoglio
     Che ne’ miei danni a torto in voi si scorge,
     Fa che un fermo desio ne l’alma sorge
     4D’uscir di vita insieme e di cordoglio.
Ma, poiché la cagion, per cui mi soglio
     Doler, Amore a gli occhi afllitti porge,
     Novo pensiero al cor, lasso, risorge
     8Né di languir o sospirar mi doglio:
Ché, come il verno a l’apparir del sole
     La neve intorno si dilegua e sface
     11E l’arido terren forza riprende,
Cosí quel raggio di beltà che splende
     Ne i vostri sdegni al cor sovente suole
     14Arrecar dolce e desïata pace.