Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto XXXIV

Sonetto XXXIV

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Sonetto XXXIII Sonetto XXXV


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SONETTO XXXIV.


Q
uesto Sol, ch’oggi agli occhi nostri splende,

   Di grave ingiuria carco, e d’alto scorno
   Io vidi un tempo; or di se il mondo adorno,
   Fertil la terra, e ’l ciel lucido rende. 4
Perchè con l’altro mio più non contende,
   Ch’or lampeggiando nel divin soggiorno
   D’un ardor santo, e d’un perpetuo giorno
   Dinanzi al vero Sol s’alluma e accende. 8
Quei raggi, quel calor, quell’alma luce
   M’infiammar sì, che questo or sento e scorgo,
   Discolorata, mesta, afflitta e nera. 11
Caduchi effetti il vostro al fin produce,
   Fa il mio beata l’alma; ond’io m’accorgo
   Di spregiar l’uno, e gir all’altro altera. 14