Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto XVI
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Sonetto XVI
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SONETTO XVI.
C
ome non depos’io la mortal salma Al miglior tempo? da chi fu impedita,
Per non volar in quella eterna vita
L’alma al partir dell’altra mia ver’alma? 4
Con la sua bella scorta altiera ed alma
Nascosi gli error miei nell’infinita
Sua gloria, e seco all’altra strada unita
Aria col merto suo ben ricca palma; 8
Che qua giù lieta, e poi là su beata
Soavemente dal mondo disciolta
Coi raggi del mio Sol tutta coverta, 11
Al dubbio passo er’io da lui guidata
In terra, e ’n Ciel nel suo lume raccolta;
Ma tanto ben appena il pensier merta. 14