Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LXXXVII
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Sonetto LXXXVII
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SONETTO LXXXVII.
O
cchi l’usanza par, che vi sospinga Al pianger vostro, ed all’altrui dolore;
Mirando la cagion, cresce il vigore,
Non la mirando voi, che vi lusinga? 4
Anzi scorger ne par, che non la finga,
Ma sempre interna ne dimostra Amore
L’immagin bella, e di mandarla al core
Sì bella, e viva a forza ne costringa. 8
Anzi del veder vostro cieco insano
Per una immagin finta il cor s’infiamma
All’usato desir con falsa speme. 11
Forse il cor crede, e noi miriamo in vano,
Ma questa è colpa ugual, ei nella fiamma,
E noi nel pianto la purghiamo insieme. 14