Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LXXXIX
Questo testo è completo. |
Sonetto LXXXIX
◄ | Sonetto LXXXVIII | Sonetto XC | ► |
SONETTO LXXXIX
P
oichè tornata sei, anima bella, Alla porta celeste, onde partisti,
Quanto lasciati hai noi miseri e tristi,
Tanto lieta hai nel Ciel fatt’ogni stella. 4
Non piango già il tuo ben, ma l’empia e fella
Sorte del mondo, il qual, mentre vivesti,
Col dotto stil così onorato festi,
Che non fu ugual in questa etade, o in quella. 8
Rimaso è senza te povero, e privo
D’ogni sua gloria, e per disdegno e doglia
Sommerso ha quasi Roma il Tebro altiero. 11
Sol per te ha fatto quel, che per lo Divo
Cesar già fece, e a par di quella spoglia
Pianto ha la tua beato almo sincero. 14