Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LXXXI

Sonetto LXXXI

../Sonetto LXXX ../Sonetto LXXXII IncludiIntestazione 31 agosto 2009 25% Poesie

Sonetto LXXX Sonetto LXXXII


[p. 41 modifica]

SONETTO LXXXI


Qual sacro don giammai, qual voler pio,
   Qual prego umil con pura fede offerto
   Potrà mostrarsi uguale al vostro merto,
   Signor, in parte, o almeno al pensier mio?
Vittima è il proprio core, il qual sempr’ io
   Purgo col pianto, a voi nudo ed aperto
   D’ intorno; e dentro poi cinto e coperto
   Di fuoco acceso in fervido desio.
Fuggì la verde speme, e ’l secco legno
   Dentro le fiamme si nodrisce in modo,
   Che senza incenerirsi arde ad ognora.
M’ accorgo ben, che ’l sacrificio è indegno
   A voi, Spirto divin, ma pur mi godo,
   Che con quanto più può l’ alma v’ onora.