Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LXXX

Sonetto LXXX

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SONETTO LXXX


P
ria d’esser giunta in mezzo della strada

   Del nostro uman viaggio, il fin pavento,
   Ma sì soave alla memoria sento
   L’entrata, che quest’aspro ancor mi aggrada. 4
E se dal peso avvien, ch’io pieghi, o cada,
   Lume mi scorge tal, che non men pento,
   Nè ’l desir, nè la forza unqua rallento,
   Anzi dietro al splendor convien, ch’io vada. 8
Seco vissi io felice, ei mi scoperse
   I dubbj passi, ed or dal Ciel m’insegna
   Il sentier dritto coi vestigj chiari. 11
Ei mi mostrò il principio, e ’l fin m’offerse
   Della vera salute, ei farà degna
   L’alma, che là su goda, e qua giù impari. 14