Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto CXXIII
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Sonetto CXXIII
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SONETTO CXXIII
Siccome augelli semplicetti e puri,
Lungi dal suo natio almo ricetto
Volano al Ciel cercando a lor diletto
Piagge più verdi, e fonti più sicuri;
Così lasciando gli altri giorni oscuri
Dopo le spalle, e ogni mortal difetto,
Con pari passo a fido albergo eletto
Moveste, che non Tempo, o Morte furi.
Ed a se perseguitarvi anch’ io già mosso,
Ma inviaia n’ ebbe il mio destin nemico;
In tanto vi perdei miser di vista.
Lasso, che penso! del mortal mio scosso
Sol fui, perch’ io restassi più mendico,
Menando vita tenebrosa e trista.