Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto CIV
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Sonetto CIV
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SONETTO CIV
S
e l’empia invidia asconder pensa al vostro Lume, mio Sol, un raggio, allora allora
Di sette altri maggior v’adorna e onora,
Quasi nova Idra, e bella al secol nostro. 4
Con chiare voci, e con purgato inchiostro
Ogni spirto gentil, finchè l’Aurora,
Dove ’l Sol cade, il lume eterno adora,
Com’idol sacro, o divin raro mostro. 8
E quel cieco voler, che non intende
L’altiera luce, u’ più celar la crede,
Più la discopre, e se medesmo offende. 11
L’occhio all’oggetto bel conforme il vede
Sempre più chiaro; onde per voi s’accende
A virtù il buono, e ’l suo contrario cede. 14