Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto XVII
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Sonetto XVII
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SONETTO XVII
Q
uando quell’empio tradimento aperse Gesù contra se ordito al caro amato
Discepol, che in sembiante sì turbato,
Tacendo, quasi agli altri il discoverse; 4
Per me’ celarlo il bel grembo gli offerse;
Ma pria che fusse il duolo oltrapassato
Dal core, e ’l viso avesse anco bagnato,
Il sonne chiuse gli occhi, e ’l duol coverse. 8
Ond’ei cadde nel dolce letto, e volo
Non fece augel giammai tant’alto, quanto
Volò, cadendo, allor l’Aquila altera. 11
Alzata al cielo, ivi di sfera in sfera
Le stelle tutte, e l’uno e l’altro polo
Vide. O riposo glorioso e santo! 14