Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LXVI
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Sonetto LXVI
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SONETTO LXVI
Q
uasi rotonda palla accesa intorno Di mille stelle veggio, e un Sol, che splende
Fra lor con tal virtù, ch’ognor le accende,
Non come il nostro, che le spegne il giorno.4
Or quando fia, che l’alma in quel soggiorno
Segua il pensier, che tanto in su s’estende,
Che spesso quel, che ’n ciel piglia, non rende
Alla memoria poi nel suo ritorno?8
Ond’io dipingo in carte una fosca ombra
Per quel Sol vivo, e de le cose eterne
Parlo fra noi con voci roche e frali.11
Quant’ei si vuol talor mostrar, discerne
La mente, e sol quand’ei le presta l’ali;
Vola, e mentre le nebbie apre e disgombra.14