Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LXIX
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Sonetto LXIX
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SONETTO LXIX
N
ell’alta cima, dove l’infinita Previdenza si mostra, mi parea
Veder l’insegna di quell’aspra e rea
Morte, che diede a noi sì dolce vita.4
Era lucida, e chiara, e sì gradita
Ch’io lieta del suo onor meco godea;
Quando udì voce in ciel, che si dolea
Ch’ella fosse da noi quasi schernita,8
E che le mure, e i panni, ed ogni fronte
S’onorasse di lei; ma nulla mente
Pur ombreggiasse il glorioso segno.11
Pregar dunque si dè con le man gionte,
Che sopra noi non cada il giusto sdegno,
Dandone in preda a men devota gente.14