Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CXXVIII
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Sonetto CXXVIII
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SONETTO CXXVIII
S
e ’l nome sol di Cristo in cor dipinto Basta a far forte, e pien d’alto valore
Un fedel servo sì, ch’ogni vigore
Ha sempre in guerra di vittorie cinto;4
Quanto più arditamente Ignazio spinto
Fu al tormento, alle bestie, ed al dolore,
Avendol sculto in lettre d’oro al core
Sicuro allor di più non esser vinto?8
Chè nè foco, nè venti, nè saetta
Poteano entrar fra cotal scudo, e lui;
Sì forte e interna fu la sua diffesa.11
Il mortal velo era in potere altrui,
Ma l’alma invitta già sicura eletta
Stava col suo Gesù d’amore accesa.14