Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CXLVIII
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Sonetto CXLVIII
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SONETTO CXLVIII
Non può meco parlar de l’infinita
Bontà, donna fedel, la vostra mente,
Ch’intrando in quel gran pelago si sente
Tirar con dolce forza a l’altra vita.
Non ha discorso alor, mentre gradita
Sovra l’uso mondan l’alma consente,
Che, se non si discioglia, almen s’aliente
Il nodo che la tien col corpo unita.
Nel conspetto divino il nostro indegno
Voler s’asconde, sì ch’ella non vede
Né sente altro ch’ardor, diletto e luce,
E porta, poi, quando a se stessa riede,
Impresso del gran Lume un sì bel segno
Che dal cor vostro agli occhi miei traluce.