Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CXLV

Sonetto CXLV

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SONETTO CXLV


F
iglio e Signor, se la tua prima e vera

     Madre vive prigion, non l’è già tolto
     L’anima saggia, o ’l chiaro spirto sciolto,
     Nè di tante virtù l’invitta schiera.4
A me, che sembro andar scarca e leggiera,
     E ’n poca terra ho il cor chiuso e sepolto,
     Convien, ch’abbi talor l’occhio rivolto,
     Che la novella tua madre non pera.8
Tu per gli aperti spaciosi campi
     Del ciel cammini, e non più nebbia o pietra
     Ritarda, o ingombra il tuo spedito corso.11
Io grave d’anni aghiaccio; or tu, ch’avvampi
     D’alta fiamma celeste, umil m’impetra
     Dal commun Padre eterno omai soccorso.14