Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CXCIX
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Sonetto CXCIX
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SONETTO CXCIX.
AGno puro di Dio, che gli alti campi;
Del Ciel lastiando, in questo basso ovile
Mondan ‘nostro scendesti, è in vista unule
Celasti e nascondesli i chiari lampi;
Chi verrà mai, che I miser cor mio stampi
Dell’immagine tua alma e gentile
Sì, ch’io risorga del mio stato vile,
E fuor di man degli avversari campi? .
E canti poi con più lodato inchiostro.; Come
, sol di pietate ardendo, a scherno
Avesti il mondo allor ‘cieco ed infausto 7
E come per portar il fallir nostro,;
Fesli di te medesmo al Padre eterno: .
Quello ineffabil tuo vero olocausto.