Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CLXXXV
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Sonetto CLXXXV
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SONETTO CLXXXV
T
emo, che ’l laccio, ond’io molt’anni presi Tenni gli spirti, ordisca or la mia rima
Sol per usanza, e non per quella prima
Cagion d’averli in Dio volti ed accesi;4
Temo, che sian lacciuoli intorno tesi
Da colui, ch’opra mal con sorda lima;
E mi faccia parer da falsa stima
Utili i giorni forse indarno spesi.8
Di giovar poca, ma di nocer molta
Ragion vi scorgo, ond’io prego ’l mio foco,
Ch’entro in silenzio il petto abbracci ed arda.11
Interrotto dal duol, dal pianger fioco
Esser de’ il canto ver colui, ch’ascolta
Dal Ciel, e al cor, non allo stil risguarda.14