Rime (Vittorelli)/Endecasillabo 1
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ENDECASILLABO
DEL CO. ABATE ROBERTI
Sopra il Musaico ritrovato in Tivoli fra i rottami della Villa di Adriano
colla traduzione
1.
Musivum est opus, affabre expolitum,
Fictum versicoloribus lapillis
Parvis, sectilibus, simulque textis.
2.
Patens amplaque concha aqua nitente
Collucet, tereti recurva labro;
3.
Quo in labro quatuor moram venusta
Columbæ faciunt, et otiantur.
4.
Est quæ languidulum suum decenter
Collum flectit; ocellulo vigenti
Est quæ prospicit, et meticulosa
Malas insidias cavet futuras.
5.
Rostro puniceo scabit sub ala
Sese tertia, ceu repente solis
Tacta esset radio:
6.
proterva ludit
Quarta molliter, atque prona obumbrat
Puram corpore aquam, levisque gustat.
7.
Extant canthari et eminent ab oris
Columbæ,
8.
ut manus ipsa pene capta
Ex fallacia et arte delicata
Jam jam blanditias paret, jocosque,
9.
Accedens simul, et simul recedens
Ne forte exiliant cito volatu.
1.
Vario-dipinte ordiscono
Pietruzze industriose
Questo che Frigio artefice
Vago lavor compose 1.
2.
Agiatamente spiegasi
Gran conca d’acque chiare,
Gran conca il di cui margine
Ben tondeggiato appare.
3.
Sul margo posar godono
Quattro Colombe liete,
Che vanno sollazzandosi
In placida quiete.
4.
Una ritorce il languido
Collo pian piano; e un’altra
Veglia col guardo, e pavida
Teme d’insidia scaltra.
5.
Sotto a un’aluccia frugasi
Col rostro porporino
La terza, quasi tocchila
Un raggio del mattino.
6.
Ombreggia un poco i liquidi
Cristalli, e dolce tresca
La quarta, e a bere inchinasi
A fior de l’acqua fresca.
7.
Le Colombette vivide
Son tutte quattro in piede,
E fuori ognuna sporgere
Dal margine si vede:
8.
Tal che la man medesima
Vinta da l’arte rara
E molli giochi, e tenere
Carezze a lor prepara;
9.
Ed or bramosa allungasi,
Or si ritira al seno,
Temendo che non fuggano
Per l’aria in un baleno.