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Rime varie

CCLXXXIII

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CCLXXXIII

Forse allo stesso.

     S’io non avessi al cor giá fatto un callo
e patteggiato dentro col pensiero
non dar piú luogo al despietato arciero,
mal trattata da lui quanto egli sallo;
     di farmi entrar ne l’amoroso ballo
novamente, e piú crudo che ’l primiero,
per farmi uscir dal mio preso sentiero
e commetter del primo un maggior fallo,
     avrian forza i vostr’occhi e quel cortese
atto e tante altre grazie e la beltade,
onde natura a farsi onor intese.
     Ma, per aver di me giusta pietade,
tanto ho di voi, non piú, le voglie accese,
quanto permette onor ed onestade.