Rime (Stampa)/Rime d'amore/LXXXIV
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
◄ | Rime d'amore - LXXXIII | Rime d'amore - LXXXV | ► |
LXXXIV
S’egli non torna presto, ella ne morrá.
O sacro, amato e grazioso aspetto,
o piú che ’l chiaro sol lucenti lumi,
o sangue illustre, angelici costumi,
o alto ingegno, altissimo intelletto,
o colmi di prudenzia e di diletto,
d’eloquenzia profondi e larghi fiumi,
o finalmente, ond’io piú mi consumi,
d’ogni grazia e virtú, conte, ricetto,
qual contra a’ miei disir stella empia e cruda
giá mi vi tolse, ed or vi tien discosto
contra la fé che voi mi deste pria?
O morte dunque queste luci chiuda,
od apritele voi tornando tosto;
perché cosí non so quel ch’io mi sia.