Rime (Stampa)/Rime d'amore/CXCI
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
◄ | Rime d'amore - CXC | Rime d'amore - CXCII | ► |
CXCI
Sullo stesso argomento.
Comincia, alma infelice, a poco a poco
a ricever di fiera sorte il colpo,
a cui pensando sol mi snervo e spolpo,
ed in guai si converte ogni mio gioco.
L’alta cagion del nostro chiaro foco
partirá tosto; di che, lassa, io scolpo
Amore, e ’l crudo mio signor incolpo,
sí veloce a cangiar pensier e loco.
Sí che, quando si parte e torna il sole,
non vegga l’occhio tuo di pianto asciutto,
poi che, dove si può, cosí si vuole;
ch’un cor saldo e costante vince il tutto,
e morte alfine, o ’l tempo, come suole,
ti trarran fuor di vita e fuor di lutto.