Rime (Michelangelo)/166. Ben posson gli occhi mie presso e lontano

166. Ben posson gli occhi mie presso e lontano

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166. Ben posson gli occhi mie presso e lontano
165. Se 'l commodo degli occhi alcun costringe 167. La morte, Amor, del mie medesmo loco
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  Ben posson gli occhi mie presso e lontano
veder dov’apparisce il tuo bel volto;
ma dove loro, ai pie’, donna, è ben tolto
portar le braccia e l’una e l’altra mano.
  L’anima, l’intelletto intero e sano5
per gli occhi ascende più libero e sciolto
a l’alta tuo beltà; ma l’ardor molto
non dà tal previlegio al corp’umano
  grave e mortal, sì che mal segue poi,
senz’ali ancor, d’un’angioletta il volo,10
e ’l veder sol pur se ne gloria e loda.
  Deh, se tu puo’ nel ciel quante tra noi,
fa’ del mie corpo tutto un occhio solo;
né fie poi parte in me che non ti goda.