Rime (Guittone d'Arezzo)/Primo e maggio bono, al meo parere

Primo e maggio bono, al meo parere

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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Primo e maggio bono, al meo parere
Finfo amico, dire io, voi presente Messer Gentil, la ricca e nova pianta


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Bisogna odiare il vizio, amar la virtú, porre ogni desiderio in Dio.


     Primo e maggio bono, al meo parere,
è ben scerner malizia a bonitate;
secondo, vizio odiar, vertú calere
e a poder seguir tal volontate.
     5Ma scernere vertú e desvalere
e vizio retenere en amistate
via periglio piú porta e despiacere,
che ’l longiare per non senn’a vertate.
     E poi t’è amico e ver dato sentire,
10a foll’e vano amor del tutto tace;
non giá, che senti e dici, in fatto isfarlo.
     Mette nel Dio tuo bono desire,
il cui amor onni piacente piace,
che bono è sommo e gioi gioiosa usarlo!