Rime (Guittone d'Arezzo)/Gioncell'a fonte, parpaglione a foco

Gioncell'a fonte, parpaglione a foco

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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Gioncell'a fonte, parpaglione a foco
Pare che voglia dicere l'autore Lo gran desio face allegerare


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Il soverchio è quel che nuoce.


     Gioncell’a fonte, parpaglione a foco
per ispesso tornare si consuma:
favilla de desdegno a poco a poco
4soave core di forore alluma.
     A chi lo male altrui si conta a gioco,
a quando a quando sua faccia s’agruma,
l’ultim’att’è, se mante volte noco,
8che Dio parte l’argento da la sciuma.
     Omo po tanto salutare altrui,
che salutando fasselo nemico;
11maggioremente donque, se lo fere.
     Soverchio, pare, è quel che destrui
la bona volontate de l’amico
14per l’oltragiose cose che sofere.