Rime (Guittone d'Arezzo)/Deo, como pote adimorar piacere
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Deo, como pote adimorar piacere
◄ | Ahi! con mi dol vedere omo valente | Ahi, bona donna, or, tutto ch'eo sia | ► |
6
Anche il piú fiero nemico avrebbe compassione del suo stato,
ma non la sua donna.
Deo, como pote adimorar piacere
o amistate alcuna, a bon talento,
en me verso di quella, che parere
mortalmente nemica me la sento?
5Ch’eo l’ho servita a tutto ’l me podere,
e ’n chererli mercé giá no alento
che solamente deggia sostenere
senn’e orgoglio e facciami contento.
E non mi val; und’eo tormento e doglio
10di tal guisa, che se ’l vedesse pento
chi m’odia a morte, sí nd’avria cordoglio.
E tutto ciò non cangia in lei talento,
ma sempre sí n’avanza il fero orgoglio;
ed eo di lei amar però non pento.