Rime (Gianni)/Ballate/Angioletta in sembianza

../Novella grazia a la novella gioia

../../Canzoni IncludiIntestazione 29 novembre 2013 100% Da definire

Lapo Gianni - Rime (1895)
Ballate - Angioletta in sembianza
Ballate - Novella grazia a la novella gioia Canzoni
[p. 31 modifica]

XI.



     Angioletta in sembianza
novament’ è apparrita
che m’uccide la vita
s’Amor no’ le dimostra sua possanza.
     5S’Amor farà sentire
per li suoi raggi della sua dolcezza,
tempo mi dà conforto,
minuirà il martire
che mi saetta la sua giovinezza;
10ond’io son quasi morto,
chè son venuto a porto,
che chi mi scorge fiso
pote veder nel viso
ch' i’ porto segno di grave pesanza.
     15Non furo gli occhi miei
ne la sua vista una fiata ancora

[p. 32 modifica]

ch’egli avesser vigore.
I’ li conforterei
con la virtù che dentro li innamora;
20se non che fugge amore,
che non par che ’l valore
possa mettere in lei;
anzi dice: Costei
è quella che la sua franchigia avvanza.
     25Non può vincere Amore
di pinger nella mente gentilia
d’esta novella cosa,
chè selvaggia a tutt’ore
la trova con si nova leggiadria
30contro di lui sdegnosa
e ne gli atti amorosa
a chi la mira pare,
onde ne fa pensare,
Amore, e chi ne prende disianza.
     35Non spero dilettanza
nè gioi’ aver compita
se ’l tempo non m’aita
38o Amor non mi reca altra speranza.

[p. 33 modifica]

Anche questa ballata fu pubblicata la prima volta dal Fiacchi di su il codice Pucci, e poscia riprodotta dal Nannucci. Secondo il testo dei codici Chig. l. viii, 305 e Vat. 3214 fu riprodotta nel citato Saggio del Tropea. Si legge ancora nei codici Riccard. 2846 e Ashb. 479. Varianti:

3. C. chemm; 4. C. nolle; 5. V. amor fara sent. senza il se; il Riccar. legge: S’amor farà sentir per li suoi raggi Della sua gran dolcezza; ed ha questa nota in margine: In quel del P. c. 281 dove tali ballate sono imperfette si legge così et par corretto per la rima; e qui riproduce i versi 5-6 nella nostra lezione, giustamente corretta, secondo la esatta forma schematica di questa ballata; 8. C. V. A. menomerà; 9. C. chemmi; 12. C. chemmi; 13. V. vixo; 20. f. n. che e fugge; 22. V illei; 28. C. che selvaggia tuttore; V. tuctore; 29. Questo verso manca nel nannucci ; A. trovo; 30. A. contro di lei s.; 31. f. e negli occhi amorosa; 31. f. R. a chi ne prende disianza; nel cod. Alessandri, come avverte il FIACCHI, si leggeva però: e chi; 35. V. pero dilectanza; 38. V. o d’amor.

[Ballata grande: ripresa, tre stanze e replicazione regolarissima.

                          Ripr. e replic.: abbA
                          Stanze: aBcaBccddX.

[p. 34 modifica]Richiamo l’attenzione degli studiosi sulla erronea forma schematica data dal Fiacchi a questa ballata, che la rende irregolare nelle prime due stanze, mentre è poi regolarissima nella terza stanza, nella ripresa e nella replicazione. Ecco lo schema errato delle prime due stanze:


AbcdBcceeX.


Ciò, come si noterà facilmente, derivava dall'erronea divisione dei versi 5-6 e 15-16].