Rime (Cavalcanti)/Le Rime di Guido Cavalcanti/Le rime posteriori al 1290/Guido Orlandi a Guido
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Le rime posteriori al 1290 - Una figura de la Donna mia | Le rime posteriori al 1290 - Una giovane donna di Tolosa | ► |
sonetto doppio di Guido Orlandi.
S’avessi detto, amico, di Maria,
di grazia piena e pia,
rosa vermiglia se’ piantata in orto;
avresti scritta dritta simiglia.
È veritas e via,
6fu del nostro signor magione e porto
è di nostra salute quella dia
che prese sua contìa,
e l’angelo le porse il suo conforto.
E cierto son, chi vèr lei s’umilia,
e sua colpa grandìa,
12che sano e salvo il fa, vivo di morto.
Ahi, qual conforto ti darò, che plori
con Deo li tuo’ fallori
e non l’altrui: le tue parti diclina
e prendine doctrina
17dal publican, che dolse i suo’ dolori.
Li fra’ Minori sanno la divina
iscrittura latina,
e de la fede son difenditori
li bon predicatori:
22lor predicanza è nostra medicina.