Rime (Berni)/XXXVII. A Giovan Mariani congratulandosi che sia vivo

XXXVII. A Giovan Mariani congratulandosi che sia vivo

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Francesco Berni - Rime (XVI secolo)
XXXVII. A Giovan Mariani congratulandosi che sia vivo
XXXVI. Capitolo a Messer Marco Veneziano XXXVIII. Sonetto a Papa Chimente

 

Io ho sentito, Giovan Marïani,
che tu sei vivo e sei pur anco a Vico:
io n’ho tanto piacer (ve’ quel ch’io dico)
4quant’io avessi mai ’l dì de’ cristiani.
  
Le carestie, le guerre e i tempi strani,
c’hanno chi morto e chi fatto mendico,
fan che di te non arei dato un fico:
8tu m’eri quasi uscito delle mani.
  
Or vi sei, non so come, ritornato;
sia ringraziato Benedetto Folchi,
11che questa buona nuova oggi m’ha dato!
  
Dimmi, se’ tu nimico più de’ solchi,
come solevi? Ché v’eri impacciato
14più che colui ch’arò quel campo a Colchi.

                A questi tempi dolchi,
che stan così fra dua, che seme getti?
17Attendi a far danari o pur sonetti?

                Vo’ che tu m’imprometti
ch’io ti rivegga prima che si sverni.
20Mi raccomando, tuo Francesco Berni.