Rime (Berni)/XLVII. Ricantazione di Verona

XLVII. Ricantazione di Verona

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Francesco Berni - Rime (XVI secolo)
XLVII. Ricantazione di Verona
XLVI. Sonetto a Messer Francesco Sansovino XLVIII. Capitolo alli signori abbati

  

S’io dissi mai mal nessun di Verona,
dico ch’io feci male e tristamente;
e ne son tristo, pentito e dolente,
4come al mondo ne fusse mai persona.
  
Verona è una terra bella e buona,
e cieco e sordo è chi no ’l vede o sente.
Tu, se or si perdona a chi si pente,
8alma città, ti prego, or mi perdona,
  
ché ’l martello ch’io ho del mio padrone,
qual tu mi tieni a pascere il tuo gregge,
11di quel sonetto è stata la cagione.
  
Ma se con questo l’altro si corregge,
perdonatemi ogniun c’ha discrezione:
14chi pon freno a’ cervelli o dà lor legge?