LXIII. [Alla corte del Duca a Pisa]

../LXII. Sonetto delle brache ../LXIV. Sonetto della casa del Bernia IncludiIntestazione 19 settembre 2008 75% letteratura

Francesco Berni - Rime (XVI secolo)
LXIII. [Alla corte del Duca a Pisa]
LXII. Sonetto delle brache LXIV. Sonetto della casa del Bernia


Non mandate sonetti, ma prugnoli,
cacasangue vi venga a tutti quanti;
qualche buon pesce per questi dì santi
4e poi capi di latte negli orciuoli.
  
Se non altro, de’ talli di vivuoli
sappiam che siate spasimati amanti
e per amor vivete in doglia e ’n pianti
8e fate versi come lusignuoli.
  
Ma noi del sospirare e del lamento
non ci pasciam né ne pigliam diletto,
11però che l’uno è acqua e l’altro è vento.
  
Poi, quando vogliam leggere un sonetto,
il Petrarca e ’l Burchiel n’han più di cento,
14che ragionan d’amore e di dispetto.

                Concludendo, in effetto
che noi farem la vita alla divisa,
17se noi stiamo a Firenze e voi a Pisa.