Rime (Bembo)/Donna, che fosti orïental Fenice
Questo testo è completo. |
Pietro Bembo - Rime (1530)
Donna, che fosti orïental Fenice
◄ | Ben devrebbe Madonna a sé chiamarme | Deh, perché inanzi a me te ne sei gita | ► |
CLV.
Donna, che fosti orïental Fenice
tra l’altre donne, mentre il mondo t’ebbe,
e poi che d’abitar fra noi t’increbbe,
angel salisti al ciel novo e felice,4
l’alta beltà del nostro amor radice
col senno, ond’ei tanto si stese e crebbe,
vento fatal sì tosto non devrebbe
aver divelta, l’un penser mi dice,8
per cui d’amaro pianto il cor si bagna;
ma l’altro ad or ad or con tai parole
prova quetarmi: a che ti struggi, o cieco?11
non era degno di sì chiaro sole
occhio di mortal vista; or Dio l’ha seco,
dal cui voler uom pio non si scompagna.14