Rime (Angiolieri)/XCVII - Chi dice del suo padre altro, ch'onore
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Cecco Angiolieri - Rime (XIII secolo)
XCVII - Chi dice del suo padre altro, ch’onore
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Chi dice del suo padre altro, ch’onore,
la lingua gli dovrebbe esser tagliata;
per che son sette le mortal peccata,
ma enfra l’altre quell’è lo maggiore.
5S’eo fosse priete o ver frate minore,
al papa fora la mia prima andata;
e direi: – Padre Santo, una crociata
si faccia indosso a chi lor fa disnore.
E s’alcun fosse, per lo su’ peccato,
10che ’n quel stallo ci veniss’a le mani,
vorrei che fosse cotto e poi mangiato
dagli uomini no, ma da’ lupi e cani.
Dio mel perdoni, ch’io n’ho già usato
motti non bei, ma rustichi e villani.